23 maggio 2010 14 aprile 2010
Posted by Antonio Ariberti in Bibliografia, Calendario eventi, Documenti Chiesa.Tags: * Socrate, Bobhoeffer, Don Ciotti, Edith Stein, incontro, MIlani, Rosario Livatino, Shministim, Tommaso Moro
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Testimoni del vivere secondo coscienza
domenica 23 maggio 2010
dalle ore 9.30 alle ore 16.30
Presso
Casa “Le quattro del pomeriggio” – Seminario Vescovile, Cremona
Programma
- 09.30 Messa presso la chiesa di S. Ambrogio a Cremona.
Durante la celebrazione daremo il benvenuto nella Comunità Cristiana al piccolo Giovanni.
I lavori proseguiranno presso la Casa “Le quattro del pomeriggio” con un minimo di flessibilità oraria
- Sintesi incontro 14 marzo 2010
- Laboratorio (percorso personale)
- Laboratorio (discussione in piccoli gruppi)
- Pranzo… al sacco!
- Testimoni del vivere secondo coscienza
- Congedo… baci e abbracci!
Materiale per lo studio e l’approfondimento:
- ‘Obiezione e Coscienza‘ – dalla trasmissione di RAI RADIO TRE Uomini e profeti;
- Franz Jägerstätter, Scrivo con le mani legate. Lettere dal carcere e altri scritti dell’obiettore contadino che si oppose ad Adolf Hitler’, Editrice Berti, 2005;
- Vito Mancuso – Dietrich Bonhoeffer
- Attualità di Don Lorenzo Milani
Schede per il laboratorio:
- Socrate [scheda – video]
- Tommaso Moro [scheda – video 1 – video 2]
- Edith Stein [video]
- Bobhoeffer [scheda – video]
- Rosario Livatino [scheda – video]
- Shministim [scheda – video]
- Don Ciotti [scheda – video]
Info
Paolo Moretti
azione.cattolica@e-cremona.it
http://www.azionecattolca.e-cremona.it
Cell. 334-6942754 oppure 328-8871919
14 marzo 2010 – La coscienza nel magistero della Chiesa Cattolica 6 marzo 2010
Posted by Antonio Ariberti in Calendario eventi.Tags: Catechismo della Chiesa Cattolica, concilio vaticano II, Gaudium et spes, Veritatis splendor
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domenica 14 marzo 2010
dalle ore 9.30 alle ore 16.30
Presso
Casa “Le quattro del pomeriggio” – Seminario Vescovile, Cremona
Programma
ore 9.30 – S.Messa
ore 13.00 – PRANZO AL SACCO
ore 14.00 – Ripresa dei lavori
ore. 16.30 – Conclusioni
Materiale per lo studio e l’approfondimento:
- sintesi incontro 14 marzo 2010
- Viva il Concilio
- Documentario Il Concilio – La grande storia – Rai tre
- Concilio Vaticano II: presentazione
- La coscienza laboratorio documenti chiesa
- Chi ha paura del Vaticano II?
- Vito Mancuso – L’eredità del Concilio Vaticano II a 5 anni dall’annuncio
Info
Paolo Moretti
azione.cattolica@e-cremona.it
http://www.azionecattolca.e-cremona.it
Cell. 334-6942754 oppure 328-8871919
31 gennaio 2010 21 gennaio 2010
Posted by Antonio Ariberti in Calendario eventi.Tags: Antigone, Don Bruno Bignami, Don Primo Mazzolari, La Rosa Bianca, Romano Guardini, Sofocle, Sophie Scholl
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La coscienza nel pensiero cattolico
domenica 31 gennaio 2010
dalle ore 9.30 alle ore 16.30
Presso
Casa “Le quattro del pomeriggio” – Seminario Vescovile, Cremona
Programma
ore 9.30 – S.Messa
ore 13.00 – Per questioni organizzative ed in via eccezionale… PRANZO AL SACCO
ore 14.00 – Ripresa dei lavori
ore. 16.30 – Conclusioni
Interverrà:
Don Bruno Bignami
- Collaboratore Parrocchiale Santi Giacomo e Agostino – CREMONA
- Vice Rettore Seminario Vescovile “S. Maria della Pace”
- Insegnante Seminario Vescovile “S. Maria della Pace”
- Vice Direttore Centro Pastorale Diocesano “Maria Sedes Sapientiae”
- Membro Consiglio Presbiterale Diocesano
- Incaricato Formazione Spirituale A.C.L.I. – Associazione Cristiane Lavoratori Italiani
- Presidente della Fondazione don Primo Mazzolari di Bozzolo.
Materiale per lo studio e l’approfondimento:
- Laboratorio – testi scelti di Guardini e Mazzolari con domande per la riflessione personale e la discussione di gruppo.
- Romano Guardini, LA COSCIENZA, MORCELLIANA – Brescia 1977 (testo integrale e audio)
- Romano Guardini, La bilancia dell’esistenza, Commemorazione di Sophie e Hans Scholl
Christoph Probst, Alexander Schmorell, Willi Graf e Prof Dr. Huber (testo integrale)
- Primo Mazzolari, TEMPO DI CREDERE, La prima edizione – sequestrata il 5 marzo 1941, per ordine del Ministero della Cultura Popolare Fascista – fu diffusa clandestinamente dall’Editore Vittorio Gatti e dall’Autore. III edizione – Vittorio Gatti editore in Brescia
- Primo Mazzolari, DIETRO LA CROCE, EDB 1983
- Primo Mazzolari, LA SAMARITANA, PIA SOCIETÀ SAN PAOLO – 1943
- Il cielo capovolto, Audiolibro dedicato a Don Primo Mazzolari
- Sofocle, Antigone (in Tragedie)
- La Rosa Bianca – Sophie Scholl (Marc Rothemund, Germania, 2005, Durata, 117′ )
“Sophie Scholl – La Rosa Bianca” è il commovente ritratto di una delle poche eroine della storia della Germania. Il film ripercorre gli ultimi sei giorni (17-22 febbraio 1943) della vita di Sophie Scholl. partendo proprio dal suo punto di vista: quello di una giovane donna coraggiosa ed esuberante che preferisce la morte piuttosto che rinnegare I suoi Ideali, ossia quelli della “Rosa Bianca”. Attraverso la sua resistenza e denuncia nei confronti del regime nazista, Sophie Scholl Insieme ai suoi compagni, per il loro singolare impegno civile, sono diventati il simbolo di una lotta pacifica contraria a qualsiasi forma di violenza e oppressione. Pur seguendo gli eventi storici in modo molto fedele e dettagliato, a partire dai verbali originali degli interrogatori, il film è stato scritto e diretto come un lungometraggio. Attraverso un’accorta rivisitazione della storia, il giovane regista Marc Rothemund (‘Die Hoffnung stirbt zuletzt’) riporta in vita l’ormai mitica figura di Sophie Scholl.
Per saperne di più sulla Rosa Bianca: http://www.olokaustos.org/opposizione/gruppi/weisserose/
Info
Paolo Moretti
azione.cattolica@e-cremona.it
http://www.azionecattolca.e-cremona.it
Cell. 334-6942754 oppure 328-8871919
Soffrire 2 gennaio 2010
Posted by Antonio Ariberti in Rapporti interpersonali.Tags: Kristeva, sofferenza
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Vorrei agganciarmi ad una riflessione seguita da una domanda nel dibattito di domenica pomeriggio. Si è parlato della coscienza di Gesù al Getsemani e la possibilità di sottrarsi alla croce.
Oltre a quanto già detto in quella sede vorrei proporre alla riflessione di tutti questo brano tratto da un libro che ho letto in queste vacanze (Kristeva Julia, Bisogno di credere, Donzelli Editore, Roma, 2006, p.134-136).
È solamente alla natura umana che Gesù si rivolge con la sua sofferenza? Figlio di Dio, ma che si lascia annientare, non annulla forse anche il divino? I dibattiti teologici lasciano la questione aperta. È possibile riprenderla oggi? La sofferenza fino alla morte, individuata da San Paolo, indica l’esperienza dei limiti, dello svilimento, dell’umiliazione, dell’inedia fatta dal Cristo. Resta la domanda: la sofferenza fino alla morte è dovuta solo all’uomo del Cristo, o colpisce la natura della sua stessa divinità? E quindi della Divinità? Dopo la Cena e giusto prima della Passione, il Cristo non dice forse a Filippo: «Chi ha visto me ha visto il Padre»1? I protestanti e gli ortodossi riservano a quanto pare più attenzione a questa «discesa del Padre nelle parti più basse della terra»2, designate dalla lingua greca con il sostantivo kénose, che ha molto segnato la mia infanzia e che significa «non essere», «nulla», «inanità», «nullità»; ma anche «insensato», «ingannatore» (l’aggettivo kénos significa «vuoto», «inutile», «vano»; il verbo kénein «purgare», «tagliare», «annientare»). Ammettere l’inanità dell’umano non equivale a lasciare indenne il divino, se è vero che «colui che discese è lo stesso che anche ascese»3, e che è l’immagine consustanziale di Dio: «tutte le cose sono state create per messo di lui e in vista di lui»4
Ecco perché dico che anche dio è in «sofferenza» nella sofferenza di Cristo, e che questo scandalo, che la teologia esita ad affrontare, prefigura i tempi moderni messia confronto con la «morte di Dio». «Dio è morto, anche Dio è morto» è una rappresentazione prodigiosa, terribile, «che presenta alla rappresentazione l’abisso più profondo della scissione»5. Ma che potere terapeutico, anche! Che prodigiosa restaurazione della capacità di pensare e desiderare in questa rude esplorazione del soffrire fino a perdere lo spirito insieme con il corpo, del soffrire fino alla morte! Ecco perchè persino il Padre e lo Spirito sono mortali, annullati dall’intermediazione dell’Uomo di dolore, il quale pensa, nella sua sofferenza fino alla morte, che essi possano rinascere. Il pensiero può ricominciare: è forse l’ultima forma della libertà che annuncia così il soffrire cristiano? Nietzsche non ha mancato di rendersi conto che questo lasciar-andare alla kénose dà alla morte umana e divina sulla croce «la libertà, il sovrano distacco,/ che pone la sofferenza / al di sopra di ogni risentimento»6.
Infatti, l ‘interruzione, anche se momentanea, del legame che unisce il Cristo a suo padre e alla vita, questa cesura, questo «iato»7 offre non solamente un’immagine, ma un racconto a certi cataclismi psichici che fanno la posta al presunto equilibrio di ogni individuo; e, di conseguenza, li cura. Siamo tutti e ciascuno di noi il risultato di un lungo «lavoro del negativo»: nascita, svezzamento, separazione, frustrazione. Per aver messo in scena questa frattura nel cuore stesso del soggetto assoluto che è il Cristo, per averlo presentato con l’immagine di una Passione, come il rovescio solidale della risurrezione, il cristianesimo riporta alla coscienza i drammi essenziali interni al divenire di ciascuno. Attribuisce quindi a se stesso un immenso potere catartico… inconscio.
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1 Gv 14, 7-12
2 Ef 4,9
3 Ibid., 10.
4 Col 1, 16.
5 H.G.Hegel, Vorlesungen über die Philosophie der Religion, III (trad. it. Leizoni sulla filosofia della religione, Zanichelli, Bologna, 1973-74).
6 F.Nietzsche, Der Anthichrist: Versuch einer Kritik des Christentum, p. 40 (trad. it. L’anticristo. Maledizione del cristianesimo, Adelphi, Milano, 1993, p. 40)
7 Urs von Balthasar
In nome della madre 13 dicembre 2009
Posted by Antonio Ariberti in Calendario eventi.add a comment
presso la
CHIESA DI SAN MICHELE (CREMONA)
Allestimento: Teatro Minimo (Ardesio – BG)
con Barbara Menegardo
musica dal vivo eseguita da Roberto Frassini Moneta
costumi di Paola Pasquini
foto di scena di Claudio Filisetti
regia di Umberto Zanoletti
La storia di una maternità, non molto diversa dalle altre se non nelle ‘premesse’.
Un racconto reso ancor più vero perché narrato da Miriàm stessa, sposa di Iosef e madre di Ieshu, nella Palestina di duemila anni fa. Una donna, impaurita ma forte, sfida leggi e villaggio senza mai abbassare la testa. Un marito innamorato della sua sposa promessa, nonostante un messaggero venuto da chissà dove abbia scombinato i teoremi della quotidianità. Un figlio che viene al mondo senza piangere e cambia la storia dell’umanità Una lettura della storia di Maria che restituisce alla madre di Gesù la meravigliosa semplicità di una femminilità coraggiosa, la grazia umana di un destino che la comprende e la supera. L’adolescenza di Miriàm/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa.
Qui c’è l’amore smisurato di Iosef per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro. Miriàm/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaudirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.
Erri De Luca